lunedì 22 dicembre 2008

giovedì 18 dicembre 2008

Semplicemente Top

Spulciando tra i vari video di You Tube sono riuscita a ritrovare, con mia grande soddisfazione, questo spot ormai datato ma sempre gradevole da rivedere.

Le "Divine" contro la nuova Supermodel....Kate o la Vauxhall?

mercoledì 17 dicembre 2008

Ciao piccolo

Cosa ci può essere di più crudele per una donna che perdere un bambino subito dopo il parto, dopo averlo visto crescere giorno dopo giorno dentro di te?

lunedì 15 dicembre 2008

Oggi mi sento molto "new romantic", se vogliamo


Sono letteralmente innamorata di questi due spot, non fosse altro che per la magnifica scelta della colonna sonora (si dice così?) : Brian Ferry......adoro ;)

sabato 13 dicembre 2008

Ce l'ho!

Ma quanto riempie il cuore avere vicino gli amici quando ne hai bisogno?

Ma quanto è gratificante poter dire "Ce l'ho!"?

Ma quanto li strozzereste quando vi chiamano mentre siete in ufficio col titolare lì a due passi?

Bastardi....vi adoro!

venerdì 12 dicembre 2008

Tanti auguri....a me!

Una grossa fetta di torta a tutti quelli che passano di qua!
Cosa dite, siete a dieta in previsione dell'abbuffata natalizia?
Ottimo, le fette che avanzano le faccio sparire io, tranquilli ;)

domenica 7 dicembre 2008

Si, si, mi interessava proprio la borsa.....

Ma secondo voi se dovessi mai perdere una borsa griffata (non succederà mai nella vita, con tutto quello che l'ho pagata!) vi pare che la mia attenzione sarà concentrata sulla borsa quando me la riporta un tipo così? ;)

Ma quanto è bella Gwyneth?

mercoledì 3 dicembre 2008

Friday I'm in love

E' da un pò di giorni che mi ronzava in testa questa canzone. Mi piace ascoltarla perchè mi rimanda a due ricordi piacevoli: Londra e la mia amica sarda, la mia Meddina di Nuoro ;)

E siccome mi sono rotta le scatole di questa inquietudine che non mi abbandona mai, quale rimedio migliore di una canzone così allegra per spazzare via le nubi?

Mannaggia ai diritti discografici o cose così che non mi permettono di postare il video originale, avrei preferito quello perchè è più divertente e scanzonato ;)

Vabbè accontentiamoci, va!

sabato 29 novembre 2008

Capita anche a voi?

Succede anche a voi d’avere tanto da dare e di non trovare nessuno disposto a ricevere? Ti guardi intorno e, nonostante la tua buona volontà, non vedi via d’uscita. Allora ti svilisci, ti demoralizzi, ti senti sola e a nulla valgono gli incoraggiamenti di chi ti sta accanto. Solo chi ci è passato sa di cosa parlo.
Ieri pomeriggio è stato emblematico. Giornata di pioggia incessante e freddo polare. Il collega simpatico fuori studio per impegni, nessun amico collegato in chat, nessuna mail tra la posta in arrivo, nonostante ne aspettassi.
Sono i momenti che detesto.
Fortunatamente verso sera A. si è affacciata in chat per salutarmi prima di scappare a casa, questa semplice attenzione ha contribuito a far “crescere” un po’ il mio cuore, come nel video. Prima c’era stato l’sms di “Dawson”, che mi permette, in qualità di “Joey Potter” onoraria di intrufolarmi in camera sua quando voglio (vabbè detto così suona pure male ma è tutto molto innocente e lui sa cosa intendo :P)
Non mi sento di puntare il dito verso nessuno perché mio malgrado mi sono trovata pure io nella stessa situazione nelle scorse settimane. La mia intempestività nell’essere presente nella vita di una persona, anche se non pianificata e assolutamente giustificabile, ha ferito quest’ultima, forse ha minato la nostra amicizia.
Questo episodio mi ha costretto a riconsiderare l’importanza di ogni gesto anche se apparentemente piccolo ma indispensabile, la sintonia nel cercarsi e trovarsi è inestimabile, l’ho provato sulla mia pelle. Ecco perché cerco (e mi auguro di riuscirci) di essere più presente, fa bene l’effetto di una pacca sulla spalla, vale più di mille parole. Diciamocelo, fa piacere essere cercati, anche solo per un saluto veloce, per uno scambio di battute, ci fa sentire importanti, speciali, insostituibili ;)

giovedì 27 novembre 2008

Skins




Sono totalmente assuefatta da codeste "cartine".
Adoro in particolare Cassie, Tony, Effy e Sid.
Meno male che ogni tanto la tv ci regala prodotti così innovativi.

giovedì 20 novembre 2008

I'm going to Florence...


...for a long weekend.
E ci risiamo.
Sento di nuovo il bisogno di andarmene dalla quotidianità, dalle stesse facce, dagli stessi posti che frequento abitualmente.
Ho bisogno di evadere.
Baci a tutti quelli che passeranno di qua, prometto che mangerò anche per voi ;)

martedì 18 novembre 2008

Lost in translation

I have to be leaving but I won't let that come between us.

mercoledì 12 novembre 2008

Come ti capisco Charlie!



Amici che mi avete spiegato come inserire i video in un post? Andate a RIEDUCHESCIONAL CIANNEL, per cortesia! Zero meno a tutti, non siete stati abbastanza chiari per una profana come la sottoscritta, tiè ;) però vi voglio bene lo stesso :D

venerdì 7 novembre 2008

Bella idea!

Penetril ®
PENETRIL® è un farmaco ricco di sostanze proteiche e vitaminiche il cui principio attivo è basato sulla molecola CaZ2O.
Categoria farmacoterapeutica
Antidepressivo, ricostituente.
Indicazioni terapeutiche
Il PENETRIL® è stato definito dai maggiori luminari della medicina mondiale come rimedio di sicura efficacia contro la malinconia e l'isterismo.
Posologia
Le signore lo prendono in qualsiasi periodo dell'anno, sia prima che dopo i pasti (raramente durante gli stessi), ne fanno uso di notte e nelle prime ore dei giorno, lungi dal risentire disturbi di sorta. Esse ne traggono giovamenti che nessun farmaco ha mai eguagliato. Le ragazze faticano per la prima volta a familiarizzare con il prodotto; alcune volte tenderanno a prenderlo in mano sciupandone così le particolari doti terapeutiche. Una volta assuefatte non sapranno più farne a meno, testimonianza palese della bontà dei prodotto, e cercheranno di assumere dosi sempre maggiori. In casi eccezionali,ma non troppo, può essere assunto anche per via orale: il gusto non è propriamente gradevole ma ha un alto potere nutritivo e ricostituente. Anche gli uomini possono farne uso, ma solo se predisposti e con determinate inclinazioni. A questi pazienti il PENETRIL® conferisce un colorito roseo, languide movenze e ingrossamento delle natiche.
Effetti collaterali
Il prodotto è generalmente ben tollerato, l'abuso tuttavia, specie da parte delle fanciulle, può causare spiacevoli inconvenienti quali: nausea, gonfiore del ventre ed altre irregolarità, che possono protrarsi fino a sette-nove mesi nelle manifestazioni più serie. Onde evitare tali spiacevoli inconvenienti la Casa consiglia di assumerlo negli appositi sacchetti ermetici in vendita in tutte le farmacie.
Avvertenze
Nonostante la gradita freschezza del prodotto e la sua genuinità anche se di fabbricazione non recente, siconsiglia di agitare prima dell’uso, evitando però di insistere al fine di evitare alterazioni che lo renderebbero momentaneamente inservibile.
Confezione
Il PENETRIL® è disponibile in qualsiasi formato, la Casa consiglia quello maxi.
Validità dei prodotto
Circa 65 anni dalla data di emissione sul mercato, in confezione integra, correttamente conservato.
TENERE FUORI DALLA PORTATA DELLE BAMBINE
NON DISPERDERE DOPO L'USO IL CONTENITORE NELL'AMBIENTE

Defendemos la alegria!

Piccoli cambiamenti della moneta americana ;)

mercoledì 5 novembre 2008

'mbuti!


La mitica Vulvia resterà sempre nei nostri cuori, sapevatelo! ;)

sabato 1 novembre 2008

Low battery

There's no point in living

If you can't feel the life


giovedì 30 ottobre 2008

Grazie Roma!


Ta daaaaaaaa!


Ecco il mio "acquisto importante".
E' stato un colpo di fulmine.
Appena l'ho vista ho voluto che fosse mia.
Sorpresi eh?

giovedì 23 ottobre 2008

I'm going to Rome...


...for a long weekend ;)
Mi concedo questa meritata gita fuori porta nella nostra amata capitale.
Passo a dare il mio appoggio e sostegno a Uolter (ma de che!) e già che ci sono mi faccio un paio di foto con Al che è sbarcato in Italia solo per me ;)
Mi auguro solo di non incrociare quell'appiccicoso di Scamarcio e il suo amico di merende Muccino junior, se mi vedono non mi lasciano più in pace, du piattole :P
Torno presto eh!
Besitos a todos y hasta luego :)

sabato 18 ottobre 2008

Volemosebbene,tra di noi

Premetto che ho avuto l’impulso di scrivere questo post ieri sera e l’ho scritto di getto solo ora quindi ne risentirà sicuramente la mia proverbiale chiarezza (?!?).
E’ di pochi giorni fa l’ennesimo mio periodo di black-out, dove mi sono allontanata dal mondo virtuale per evitare distrazioni che non mi avrebbero permesso di focalizzare cose più importanti. Sto tentando di metabolizzare alcuni cambiamenti accaduti nell’ultimo anno e contemporaneamente sto valutando l’opportunità di dare una svolta alla mia vita.
So che scritto così significa tutto e niente, mi rendo conto di essere un po’ troppo vaga ed ermetica ma questo post serve soprattutto a me stessa, per elaborare quello che mi sta succedendo, spero capirete.
Dicevo appunto che mi è da poco passato uno dei miei tanti momenti down e questo vuole essere anche un post di ringraziamento per alcuni di voi che ho sentito presenti o semplicemente il solo fatto di esserci mi ha reso serena:
1) lo so, è scontato dire il Chissene, ma lui lo sa quanto sinceramente lo stimi, adori e idolatri :) Senza di lui non avrei conosciuto gli altri blog che frequento e tutti gli amici blogghettari ;)
2) il Decy, che io considero come un fratello maggiore a cui rivolgersi quando ho bisogno di un consiglio o perché no, anche di una lavata di testa. E’ il mio Matthew (vedi "Quattro matrimoni e un funerale")
3) la Kikka: che dire per esprimere quanto le voglio bene? E’ come voler spiegare perché si ama una sorella. E’ amore incondizionato e basta. Lei è la mia immensa. Punto. [ohi Kikka se passi di qua e NON fai cinema giuro che ti tappo la bocca con qualcosa che non ti piace....se riesco a trovare cosa sia ;)]
4) il Taglia perché è passato a sbirciare nel blog per sentire se stavo bene e poi perché ho scoperto di essere spesso in sintonia con lui ;)
Gli altri amici non me ne vogliano se non li menzionati, anche se sono affezionata a tutti, ad ognuno in modo diverso, la mia priorità era questa.

giovedì 16 ottobre 2008

Non mollare Roberto


“Andrò via dall'Italia, almeno per un periodo e poi si vedrà...Penso di aver diritto a una pausa. Ho pensato, in questo tempo, che cedere alla tentazione di indietreggiare non fosse una gran buona idea, non fosse soprattutto intelligente. Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni! E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l'odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri - oggi qui, domani lontano duecento chilometri - spostato come un pacco senza sapere che cosa è successo o può succedere".
"In privato sono diventato una persona non bella: sospettoso, guardingo. Sì, diffidente al di là di ogni ragionevolezza. Mi capita di pensare che ognuno voglia rubarmi qualcosa, in ogni caso raggirarmi, "usarmi". E' come se la mia umanità si fosse impoverita, si stesse immeschinendo. Come se prevalesse con costanza un lato oscuro di me stesso".

Ho già detto in altra sede quanto io ammiri quest'uomo. Mi auguro che resista alla tentazione di andarsene dall'Italia come ha annunciato nei giorni scorsi. Abbiamo disperatamente bisogno di UOMINI come lui.


NON MOLLARE ROBERTO.

mercoledì 15 ottobre 2008

Prima o poi dovremo smetterla Brandon

Sarà che io per natura tendo alla malinconia/nostalgia ma per ritrovarmi quando mi perdo è al passato che mi rivolgo.
In questo periodo "mi faccio" di loro, gli Incubus.




I dig my toes into the sand
The ocean looks like a thousand diamonds
Strewn across a blue blanket
I lean against the wind
And pretend that I am weightless
And in this moment I am happy,
I’m happy
I wish you were here
I wish you were here
I wish you were here
I wish you were…here
I lay my head unto the sand
The sky resembles a backlit canopy with holes punched in it
I’m counting UFO’s I signal them with my lighter
And in this moment I’m happy, happy
I wish you were here
I wish you were here
I wish you were here
I wish you were here
The worlds a rollercoaster
And I’m not strapped in
Maybe I should hold with care, but
My hands are busy in the air
I’m saying
I wish you were here
I wish you were……
I wish you were here

martedì 7 ottobre 2008

Limite raggiunto?

Perchè questo eterno stand-by?
Perchè il tasto play non ne vuol sapere di partire?
L'insofferenza avanza e con essa l'esasperazione.
Mi sto consumando...un pò alla volta...lentamente...
Urge un nuovo stimolo.

martedì 30 settembre 2008

Jean Michel Basquiat 1960-1988


Probabilmente molti di voi non sapranno nemmeno chi sia. Non l'avrei conosciuto neppure io se non fosse che a volte vengo attratta da storie contorte e finchè non le approfondisco non mi sento tranquilla.
E' successo con Basquiat.
E' successo grazie a Corrado Augias. Dopo aver letto il capitolo dedicato a questo eccentrico artista, nel libro "I segreti di New York", ho sentito l'esigenza di trovare il maggior numero di notizie su di lui.
Il mio blog, diario virtuale, serve a questo.
La randagia e fulminea vita di Jean-Michel Basquiat, che non voleva essere un artista nero ma un artista famoso, è marchiata a fuoco in queste parole: «Non so come descrivere il mio lavoro, perché non è mai la stessa cosa. È come chiedere a Miles Davis: “Beh, com’è il suono della tua tromba?». Basquiat, genio maledetto, nato a Brooklyn il 22 dicembre 1960 da madre portoricana e padre haitiano; morto il 12 agosto 1988 nel suo loft in Great Jones Street, a Manhattan, tradito dalla fedele eroina.«Basquiat non era uno normale.Viveva sullo stile paga e prendi. Ma in alcune cose era imbattibile, in centinaia di cose. Nei disegni, nei dipinti e nelle note che lo raccontavano come un test Rorschach. Basquiat viveva i suoi dipinti: ci dormiva sopra, ci camminava sopra, ci mangiava sopra». Jean-Michel è morto da tossico. Come Charlie Parker, il suo eroe jazzista. Prima o poi, anche lui si sarebbe comprato un sassofono. Nell’82 della sua prima personale, Annina Nosei lo fa lavorare nello scantinato della sua galleria d’arte newyorkese. Più quadri possibili, da catena di montaggio, in cambio dell’imperitura gloria. E lui, l’ex SAMO © (contrazione di Same Old Shit, la stessa vecchia merda) che aveva inondato di “tags” i muri di Brooklyn, si inginocchia sulle enormi tele e le riempie di spasmi colorati fra primitivismo afro e Art Brut, scribacchiandovi sopra numeri telefonici, slogans, marchi della pubblicità, epitaffi, parole barrate. Senza stancarsi mai, quasi in trance, mentre il suo ghetto-blaster sputa fuori il jazz che lo fa star bene: Charlie Parker anzitutto, e poi Miles Davis, Dizzy Gillespie, Max Roach, Billie Holliday. Eroi che, scarnificati e con le ghignanti facce ridotte a teschi, compariranno in opere come Plastic Sax e Jazz. Famose quasi quanto la deturpata, caustica Mona Lisa dell’83 sovraimpressa con spregio alla banconota da 1 dollaro.Figlio della piccola borghesia, nel ’68 Basquiat viene investito da un’auto mentre gioca a pallone. Gli asportano la milza. Durante la convalescenza riceve in dono dalla madre il volume Gray’s Anatomy, adottato dagli studenti di medicina. Gli cambierà la vita, influenzando non poco la crudezza anatomica delle sue opere. Alla fine degli Anni ’70 balla sull’orlo dell’abisso della Big Apple delle “celebrities”, che si ritrovano al Mudd Club e allo Studio 54 ascoltando i B-52’s, la New Wave rampante e Madonna (sua relazione-lampo, che nel ’96 lo ha ricordato così: «Aveva le tasche dei suoi completi Armani macchiate di vernice e piene di dollari stropicciati. Possedere soldi lo faceva sentire in colpa»). Entra nel giro, si firma Basquiat dall’alto dei suoi “dreadlocks” dopo aver proclamato sui muri di Soho “SAMO © is dead” (SAMO è morto); conosce i graffitisti Keith Haring e Kenny Scharf, incontra Andy Warhol con cui nell’85 realizzerà 16 affreschi per la mostra Warhol/Basquiat. Nell’83, senza rendersene conto, è un artista di 23 anni all’apice della fama, addentato da squali-galleristi come Gagosian e Bischofberger. Jean-Michel dalle uova d’oro. Che poco prima di andarsene, sibila: «È qui che voglio morire. Voglio che tutti questi palazzi mi crollino addosso in questo punto esatto. Amico, io odio New York. Ti leva l’energia».

domenica 28 settembre 2008

Ciao Paul

C'ero affezionata perchè somigliava a mio padre.
L'ho apprezzato nei vari ruoli che ha interpretato.
L'ho ammirato perchè è riuscito a rimanere sposato con la stessa donna per 50 anni.
Scusate se è poco.
Ciao Paul.

venerdì 26 settembre 2008

Bella canzone.....sapessi lo spagnolo...magari aiuterebbe!

Te puedes vender,
cualquier oferta es buena
si quieres poder..
qué fácil es
abrir tanto la boca para opinar,
y si te piensas echar atrás
tienes muchas huellas que borrar.
déjame,
que yo no tengo la culpa de verte caer,
si yo no tengo la culpa de verte caer.
pierdes la fe,
cualquier esperanza es vana
y no sé qué creer;
pero olvá­dame,
que nadie te ha llamado
ya estás otra vez.
déjame,
que yo no tengo la culpa de verte caer,
si yo no tengo la culpa de verte caer...
entre dos tierras estás
y no dejas aire
que respirar
entre dos tierras estás
y no dejas aire
que respirar
déjalo ya, no seas membrillo y permite pasar,
y si no piensas echar atrás
tienes mucho barro que tragar.
déjame,
que yo no tengo la culpa de verte caer,
si yo no tengo la culpa de verte caer...
entre dos tierras estás
y no dejas aire
que respirar
Entre dos tierras (Heroes del Silencio)
Ecco tesoro, se eviti di imitare il solo e unico RE LUCERTOLA alias JIM MORRISON, possiamo anche andare d'accordo, chiaro?

martedì 23 settembre 2008

Oggi ho proprio bisogno della Cantantessa...


Fortunatamente ho ancora il buon senso di mettermi in discussione
faccio volentieri a meno dei tuoi manuali sull'autostima
fortunatamente da giorni è finita la lenta agonia dei tuoi fiori
sto ancora rimettendo la nostra ultima cena romantica ...
triste annoiata e asciutta
sarei la tua venere storpia
triste annoiata e asciutta
sarei un'inutile preda
vedrai, vedrai
che alla fine uno squallido grazie lo avrai, lo avrai
quel sorriso di circostanza vedrai ...
Fortunatamente ho sempre il difetto di prendermi poco sul serio
e faccio volentieri a meno del tuo sesso pratico e del successo
triste, annoiata e asciutta
sarei la tua venere storpia
sarei un'inutile preda ...
vedrai, vedrai
che alla fine uno squallido grazie lo avrai, lo avrai
quel sorriso di circostanza vedrai ...
vedrai che alla fine uno squallido grazie lo avrai, lo avrai
quel sorriso di circostanza vedrai ...
vedrai
porto ancora addosso il fumo delle tue parole
l'unica cosa che mi hai lasciato ...
triste, annoiata e asciutta
sarei la tua venere storpia

venerdì 19 settembre 2008

Bentornata!

Quanto mi sei mancata honey
Luv U so much

giovedì 18 settembre 2008

The Body - Ieri e Oggi



Elle è stata una delle top-model più pagate negli anni d'oro, gli anni '90.
Gisele può di diritto considerarsi la sua erede attuale, anche se è già da parecchi anni sulla cresta dell'onda.
La cosa che le accomuna è il loro soprannome: The Body. Come dar torto a chi ha coniato questo termine? Sono due creature splendide, due donne meravigliose....e dico donne ma potrei benissimo usare altri termini meno ortodossi per definirle ;)
Ammetto che ci potrà essere qualche ritocchino di photoshop ma la materia prima, diciamocelo, è di prima scelta :D
Bene, a questo punto rimane una sola domanda: da dove inizio a far loro TANTO MALE?
AdoroLE

mercoledì 17 settembre 2008

Prima dell'alba - Richard Linklater

Ieri sera mi sono concessa la prima cioccolata calda della stagione autunno-inverno 2008/2009, visto il repentino calo delle temperature era più che meritata ;)
Che grande invenzione il Ciobar!
Anyway dopo essermela gustata mi sono resa conto che non mi bastava, che avevo bisogno di qualcosa di più forte per allontanare quel senso di stanchezza mista ad apatia tipica del cambio stagione.
Mi sono piazzata davanti al Pc e ci ho messo pochi minuti per trovare quello che cercavo.
Uno dei film che ricordo con più piacere, esempio emblematico di quanto i dialoghi valgano più di mille effetti speciali. Ci si può lasciar sviare dal fatto che la trama è il classico incontro tra due giovani poco più che ventenni che si incrociano su un treno e decidono di trascorrere una notte a Vienna, in attesa della partenza della mattina successiva. Invece è un piccolo gioiello, un film intenso, passionale, malinconico, interamente basato sulla incessante conversazione tra i due, che ne è il fulcro narrativo. Due anime, due visioni diverse della vita e del mondo: più disilluso e pragmatico lui, figlio di genitori divorziati, eterea e passionale lei, una studentessa della Sorbonne anti-conformista. Accomunati però dalla stessa fragilità interiore e dal desiderio di una risposta alle eterne questioni esistenziali, Jesse e Céline visitano e abitano Vienna nel corso di una notte lunga e indimenticabile.Famiglia, morte, amore, sesso e religione sono solo alcuni degli argomenti affrontati dai protagonisti. Io che mi considero una cinefila alle prime armi devo dire grazie a questo film perchè dopo averne letto le recensioni sulle riviste specializzate ho potuto scoprire un altro regista, Eric Rohmer, anch'egli famoso per la splendida logorrea che contraddistingue i suoi film "parlati", di cui ho amato varie pellicole.
"Prima dell'alba" è un film sulla magia e il senso dell'amore, venato di una malinconia che conserva però intatta la romantica speranza nel futuro.
Orso d'argento a Berlino nel 1995. Ho detto tutto.

martedì 9 settembre 2008

Venezia, 30 agosto 2008

Che dire? Festeggiare il matrimonio di una persona cara a Venezia è sensazionale, la cornice è da favola. E' già la seconda volta che mi capita ma l'emozione è sempre lì in agguato.
Ecco cosa vi siete persi ;-)

Io amo quest'uomo

Non ho altro da aggiungere.

domenica 7 settembre 2008

L'amore è la risposta

L’altro giorno mi è capitato un episodio bizzarro, che mi ha fatto riflettere. Stavo guardando gli episodi del mio telefilm culto "Brothers & Sisters" , quando al rientro dalla pausa pubblicitaria ho notato la farfallina gialla che Raidue posiziona vicino al suo logo per segnalare programmi con scene "difficili" che i bambini possono guardare solo in presenza dei genitori.
Ebbene mi sono ritrovata a chiedermi: perché B&S è etichettato come "giallo"?
E subito la risposta è stata lampante.
Per via della relazione gay trattata all’interno del telefilm.
Pensare che io li seguo assieme a mia nipote di 10 anni e mai si è turbata di fronte ad uno dei numerosi baci che il protagonista scambia con i suoi partners. Allora scatta la mia intolleranza di fronte al comportamento della TV, intesa come dirigenti e compagnia bella, impegnati in prima linea a creare tabù, pregiudizi. Non voglio che mia nipote cresca con la prevenuta convinzione che gli omosessuali sono degli appestati da cui tenersi alla larga. Mi ha colpito un giorno sentirla pronunciare questa domanda: MA ZIA, LESBICA è UNA PAROLACCIA? Non so se ci riuscirò ma da parte mia mi impegnerò ad insegnarle che ogni essere umano va rispettato, anche se non ne condividiamo le scelte e soprattutto voglio che quando si troverà di fronte a due ragazzi o due ragazze che si tengono per mano e si baciano per la strada il suo unico pensiero sia: IO VEDO DUE PERSONE CHE SI AMANO.

venerdì 5 settembre 2008

Neneh Cherry - Buffalo Stance



Forse i più se la ricorderanno, non è passato molto tempo dal suo duetto con Youssou N 'Dour in "Seven seconds" ma io la preferisco agli esordi perchè era così carina, con l'aria imbronciata, i suoi riccioli neri e una mise che giusto all'epoca era considerata "trendy & fashion" ;-)
In particolare questo brano, che associo ad un periodo spensierato della mia adolescenza.

Who's that gigolo on the street
With his hands in his pockets and his crocodile feet
Hanging off the curb, looking all disturbed
At the boys from home.
They all came running
They were making noise, manhandling toys
That's the girls on the block with the nasty curls
Wearing padded bras sucking beers through straws
Dropping down their drawers, where did you get yours?
Gigolo, Huh, sukka?
Gigolo.
Gigolo, Huh, sukka?
Who's looking good today?
Who's looking good in every way?
No style rookie
You better watch don't mess with me
No moneyman can win my love
It's sweetness that
I'm thinking of.
We always hang in a Buffalo Stance
We do the dive every time we dance
I'll give you love baby not romance
I'll make a move nothing left to chance
So don't you get fresh with me
Get funky.
Yeah Timmy.
Tell it like it is.
Check out this DJ.
So you say you wanted money but you know it's never funny
When your shoes worn through and there's a rumble in your tummy
But you had to have style get a gold tooth smile
Put a girl on the corner so you can make a pile
Committed a crime and went inside
It was coming your way but you had to survive
When you lost your babe, you lost the race
Now you're looking at me to take her place.
Smokin.' Not cokin.' Get funky sax.
Looking good, hanging with the wild bunch.
Looking good in a Buffalo Stance.
Looking good when it comes to the crunch
Looking good's a state of mind
State of mind don't look behind you
State of mind or you'll be dead
State of mind may I remind you
Bomb the Bass...rock this place!
What is he like?
What's he like anway?
Yo' man what do you expect the guy's a gigolo man
You know I mean?
Wind on my face, sound in my ears
Water from my eyes, and you on my mind
As I sink, diving down deep...deeper into your soul.

mercoledì 3 settembre 2008

Agire?

Questo non era il post che avrei voluto scrivere a pochi giorni dal rientro dalle ferie, a dirla tutta speravo di non doverne scrivere più di post così o almeno mi auguravo di non sentirne così presto l’esigenza.
Nei giorni scorsi mi è stato fatto notare che “usare uno strumento assurdo come il web per COMUNICARE con le persone E' IMPOSSIBILE” e qui la prima domanda: perché? La mia personale esperienza mi porta a dire che è possibile come lo è con qualsiasi altro mezzo a nostra disposizione. Certo ammetto che la comunicazione virtuale è meno diretta perché manca il faccia a faccia però non è meno sincera, almeno io la vedo così, sono sempre e comunque me stessa anche nei commenti più cialtroni che lascio in giro ;-)
Posso affermare con onestà che non ho mai “mentito” in internet, ho sempre scritto quello che pensavo e pensato quello che ho scritto perché sentivo di doverlo fare e non per addolcire o al contrario inimicarmi qualcuno. La polemica e la provocazione non rientrano nella mia natura e pensare che più volte sono stata accusata proprio di essere polemica e di creare zizzania. Ecco che allora entra in gioco il fraintendimento, un gesto o una parola vengono mal interpretati ma questo succede se non si corre ai ripari subito. Sono profondamente convinta che basta spiegarsi e tutto si risolve invece di avere l’arroganza di essere nel giusto e lasciare all’interlocutore l’onere di interpretare il nostro comportamento.
Fortunatamente alcuni di voi li conosco personalmente o comunque al di fuori di questo blog e possono, a loro discrezione, attestare la veridicità delle mie affermazioni. Non ricordo di aver avuto grossi problemi (non ancora almeno!), anzi a dire il vero con qualcuno si …(a buon intenditore) ma applicando la teoria sopra proposta (oddio sembro Einstein….) è stato sufficiente parlarne e tutto è tornato come prima, mi azzardo a dire anche meglio di prima :)
Altra osservazione che mi è stata fatta è che “mi scervello troppo e lascio ai miei 1000 pensieri troppo spazio per incasinarmi la vita e mi concentro troppo su quello che pensano/dicono gli altri di me” e questa ragazzi dovete aiutarmi voi a decifrarla perché sinceramente io non ci vedo nulla di strano nel volersi far accettare dalle persone che ci stanno attorno, con cui dobbiamo volenti o nolenti convivere. Sono d’accordo sul fatto di non lasciarsi influenzare dalle opinioni altrui e non stravolgersi per piacere a tutti i costi, ma questo io non l’ho mai fatto e mai lo farò. Dico solo che siccome non viviamo in un convento e la comunicazione col prossimo e i rapporti interpersonali sono necessari per il quieto vivere mi spiegate che c’è di male nel voler essere accettati dalle persone che incontriamo durante la nostra esistenza? Mica aspiro a diventare un’eremita, già sono amish ;-)
Agire invece di rimanere a rimuginare su quello che non va è il consiglio che mi è stato dato, come se io fossi immobilizzata :)
Mi è stato detto che se George Clooney mi volesse incontrare per chiedermi di sposarlo io:
1) mi rifiuterei di incontrarlo
2) lo manderei a vaffanculo
3) gli direi che sono già impegnata
Niente di più falso, io lo incontrerei, eccome! Non mi ritengo assolutamente una che aspetta seduta che gli eventi capitino, solo che a volte mi ritrovo disillusa e avvilita per come vanno le cose.
Creare questo blog io lo interpreto come AGIRE.
Abbandonare vecchie amicizie per nuove conoscenze io lo interpreto come AGIRE.
Frequentare posti nuovi per cambiare aria io lo interpreto come AGIRE.
Per tutto il resto c’è Mastercard. Lo so, non c’entra niente però mi è venuto spontaneo e non ho saputo resistere, a dimostrazione di ciò che scrivevo prima ed anche perché volevo sdrammatizzare con una battuta la piega seriosa che aveva preso questo post :D
Non crediate che io cerchi la vostra approvazione a tutti i costi, era solo il mio bisogno di mettere nero su bianco quello che mi passava per la testa :)

domenica 31 agosto 2008

Viva la vida!

E' il brano che per me rappresenta il tormentone estivo 2008, se così posso definirlo. Ho letto su una rivista la recensione dell'ultimo lavoro dei redivivi Verve dove era scritto che dopo l'ascolto viene voglia di buttare dalla finestra l'intera discografia dei Coldplay. Ebbene non sono d'accordo, per quanto io apprezzi lo stile di Richard Ashcroft (l'emozione che provo ancor oggi con Bitter Sweet Symphony e Urban Hymns è indescrivibile) la voce e la presenza scenica di Chris Martin rimangono intoccabili, almeno finora! Serenità è ciò che mi trasmette quando l'ascolto e chi non ne ha bisogno al giorno d'oggi? ;-)

Dicevo dei tormentoni estivi, eh beh ce ne sono stati parecchi, ecco la mia classifica personale:

I kissed a girl - Katy Perry (finalmente sdoganato l'amore saffico!)

American Boy - Estelle (orecchiabile, piacevole e non logorroico come Give it to me!)

Closer - Neyo (bel brano, crea una bella atmosfera...)

Dicono di me - Cesare Cremonini (lo so, il testo è di una banalità sconcertante ma cavolo ragazzi è estate, i testi dei cantautori raffinati meglio lasciarli per le grigie serate autunnali!)

Non ti scordar mai di me - Giusy Ferreri (poteva mancare? l'ho sentito praticamente in ogni dove!)

Ora non mi resta che candidarmi alla direzione artistica del prossimo Festivalbar e fare le scarpe ad Andrea Salvetti... sempre che lo riesumano ;-)
Dimenticavo di dirvi che le mie tre settimane di ferie me le sono proprio godute, peccato solo per i "diluvi universali" che si abbattono quando meno te lo aspetti ;-)

lunedì 4 agosto 2008

Buone vacanze!


Mi piace pensare che tra me e voi si sia instaurata un'amicizia simile a quella tra Charles e i suoi indimenticabili amici in uno dei miei film preferiti "Quattro matrimoni e un funerale".
"Casualmente" pure qui c'è una Scarlett, adorabile nel modo tutto suo di intendere la vita.
C'è Matthew, che secondo me impersona l'amico di cui ognuno di noi avrebbe bisogno, leale e capace di farsi in quattro per un amico in difficoltà.
Non manca la signorina snob con la puzza sotto il naso ma pronta a tirare fuori le unghie per difendere un amico.
E poi c'è la gioia di vivere dell'incontenibile Garreth.
Voglio augurarvi buone vacanze lasciandovi questo ritratto dove ognuno di voi può trovare il personaggio che più lo rappresenta.
Per me siete tutti un pò speciali e mi cullo all'idea che valga lo stesso per voi.

A PRESTO AMICI!


sabato 2 agosto 2008

Pensavo fosse amore invece era un calesse

Eccalla! Adesso mi metto pure a fare citazioni di film, siamo messi bene...che poi a dirla tutta che cavolo di titolo è? Voglio dire, cosa significa? Scambiare un calesse per amore? Oppure è una sofisticata metafora per dire "ho preso un due di picche"? Non l'ho mai capito e ad essere sincera non ho mai indagato sul motivo di un titolo così strambo. Ma questo è un altro discorso. Comunque tutto ha un senso..purtroppo ;-)
Posso dire che ci ho provato. Ho tentato di far entrare la tecnologia in casa mia, che fino a poco tempo fa io stessa definivo "casa amish". A piccoli passi. Ho iniziato con un semplicissimo videoregistratore. Poi è stata la volta del lettore DVD. L'ultimo arrivo è stato il PC. Anzi il penultimo. L'ultimo in assoluto è stato la connessione ad internet (wow, grande stupore!!)
Ma un bel giorno tutti i miei forzi vengono vanificati da questo acquisto del mio papi:

E allora ditelo!
La gentil donzella che si è prestata a fare da testimonial per il modello Calesse Old England è la mia Bernie :)
Con l'occasione gustatevi pure questo video gentilmente segnalatomi dal mio amico Stifler che già vedo disteso per terra a ridere come un gatto soriano:

giovedì 31 luglio 2008

Ricordi veneziani

Una delle cose che mi sono ripromessa quando ho creato questo blog è il fatto di farlo diventare il mio diario virtuale dove potermi rifugiare quando là fuori qualcosa non va oppure momentaneamente non ho voglia di affrontarla.
Ecco che allora entra in gioco la mia cronica malinconia-nostalgia.
Lui mi ricorda un periodo molto bello della mia adolescenza, pomeriggi passati sul divano della casa di Venezia della mia amica Giò, la mia "borghesona aristocratica un pò snobbish" come usavo definirla. E' tutt'ora impresso nella mia memoria.
http://www.slide.com/r/wVyC-C556z92tpOTIwDcDUTxalV7Kffa?previous_view=lt_embedded_url

mercoledì 30 luglio 2008

Fiducia

La politica degli affari e delle speculazioni è finita.
La gente chiede fiducia.
Non possiamo più deludere le richieste degli elettori, non possiamo più fare impunemente affari sulla cosa pubblica.
La gente chiede fiducia, chiede il rispetto delle istituzioni, è il momento di girare pagina.
La politica degli affari e delle speculazioni è finita.
Se oggi non veniamo incontro ai nostri elettori domani si rivolgeranno a qualcun'altro, qualcuno che, pur non avendo nessuna credibilità politica, morale o economica godrà comunque di più credo di noi.
Se non veniamo incontro oggi alle richieste del Paese non potremo farlo mai più.
La politica degli affari e delle speculazioni è finita.
La gente chiede fiducia.
Vendiamogliela.



ROKKO SMITHERSON - Poesia de Kipli

domenica 27 luglio 2008

Ma come mi conciavo?

Cosa mi ricorda questa video, se così lo si può definire...
Ricordo solo che era la sigla finale di un programma di musica condotto da Maurizio Seymandi (OT: ma che fine ha fatto? Si è candidato alle elezioni anche lui? Oddio, non avrò mica fatto una gaffe e magari è pure deceduto? mah...) che andava in onda il sabato pomeriggio quando ero piccola e di cui non mi ricordo assolutamente il titolo. Mi mettevo lì, vicino allo stipite della porta per sfruttare al massimo la lunghezza del soggiorno, nella sua stessa posizione di partenza e la imitavo, cercando di farfugliare alla meno peggio le parole della canzone, vestita e ingioiellata come lei.
Ricordo con tenerezza che usavo il costume di carnevale tutto pizzi e merletti per assomigliarle il più possibile ;-)
Meno male che nessuno della famiglia mi ha mai sgamato altrimenti sai che vergogna?
Che bei ricordi....e ammazza quanto tempo è passato!

venerdì 25 luglio 2008

Lapo c'è, sono i suoi neuroni che purtroppo latitano...

Se ne sentiva la mancanza ed ecco che il buon Lapo non ci delude e fa l'ennesima "cazzata" della sua luminosa esistenza.
"La Marea è della Fiat. La Fiat è mia quindi la guido io!"
Ottimo. Questo è ammirevole da parte tua, caro il mio esimio Lapo Lapo. Denota senso di responsabilità.
Quindi per la legge dei grandi numeri la prossima volta che a mio padre si rompe la macchina, rigorosamente Fiat perché è un nazionalista convinto, gli confermo che il meccanico lo paghi tu.

Brothers & Sisters

Era da parecchio tempo che un telefilm non mi appassionava e mi coinvolgeva così tanto. L'ultimo in ordine di tempo è stato "ALIAS". Ora è arrivato sui nostri schermi "BROTHERS & SISTERS", non a caso creato dallo stesso staff e con alcuni interpreti già visti proprio in "ALIAS", come il diabolico Arvin Sloane. Calista Flockhart è stata una piacevole scoperta, devo ammetterlo. Io non sapevo manco chi fosse Ally McBeal...
Trovo molto convincente il suo ruolo di giornalista di fede repubblicana, mi ha fatto venir voglia di documentarmi meglio sulla politica americana.
Eppoi c'è Sally Field, semplicemente perfetta nel suo ruolo di matriarca, altro che Stephanie Forrester!
Mi piace. Bello, bello, bello. Me lo sto proprio gustando, in questa insolita estate.


giovedì 24 luglio 2008

Slang bolognese

Il corso on-line ad uso e consumo di chiunque voglia restare lessicalmente giovane e bolognese ;-)

Bagaglio (anche "zavaglio"): sostantivo che può indicare indifferentemente qualsiasi oggetto (o persona) con accezione negativa. Definisce sinteticamente la condizione di attrezzo inutile il cui unico attributo è quello di possedere un peso senza, nonostante tutto, svolgere correttamente la propria funzione. "Cos'è quel bagaglio lì?" domanderà con aria di superiorità il giovine felsineo additando il vecchio cellulare dell'amico dalle dimensioni di un cabina telefonica.

Batedo: letteralmente equivalente alla locuzione "una grande quantità di". Il termine, pur nella sua sinteticità estrema, esprime con disarmante successo l'immagine onomatopeica del tamburellare incessante di qualcosa che si abbatte senza concedere tregua alcuna. "Ho preso un batedo d'acqua!" esclamerà correttamente l'ignaro cicloturista appena rincasato fradicio dopo l'ennesima bizza meteorologica di queste mezze stagioni ritornate prepotentemente di moda.

Bazza: intrallazzo, conoscenza tattica. Generalmente volta all'ingresso in disco senza sottostare a code di ore o allo sconto all'atto di un acquisto (per esempio del settimo aperitivo consecutivo al Rosarosae).

Bona lè: basta. Locuzione sintetica ma esaustiva per sancire il termine di qualsiasi attività o discussione. "Bona lè! Riga (vedi)! Non ne voglio più mezza (vedi)!" affermerà perentoria la fanciulla-bene all'incipiente quarantasettesimo tentativo di "intomellamento" (vedi tomella) ad opera del maldestro maraglio (vedi) di turno. Vedi anche: "riga".

Bulbo: capelli. Il bolognese veramente giovane affermerà al suo amico scapigliato dalla corrente: "Con questo vento hai un bulbo che non si affronta (vedi)!"

Càrtola: tipo giusto, molto fico, di un'altra (vedi). Se si "ha la càrtola" significa che si possiedono tutte le caratteristiche necessarie per fare colpo sull'universo femminile. Come comprensibile, tale attributo non è collegabile in alcun modo al PEx.

Cassa: o meglio "essere in cassa". Definisce lo stato comatoso conseguente ad abuso di sostanze alcooliche e depone a grande sfavore del soggetto in quanto assolutamente incapace di intendere e di volere. Es.: "Mi sono preso una cassa pesissima!" esclamerà il morigerato fanciullo la giornata susseguente ad una bravata con gli amici.

Ciocàta: rimprovero, cazziatone. Più correttamente "cioccàta", in cui la doppia "c" viene immolata senza troppi rimorsi sull'altare della corretta pronuncia felsinea. "Ho preso una ciocàta pazzesca" asserirà correttamente lo studente ripreso e ridicolizzato di fronte alla platea di compagni di corso dal prof che lo ha "sgamato" mentre copiava la soluzione del problema di Analisi 2 dalla fotocopia ridotta e filigranata del "Matricioni - Forti".

Dare la molla: mollare, scaricare. Utilizzato principalmente nel senso di liberarsi della persona con cui si era soliti accompagnarsi. Alla domanda "Dove l'hai messa la morosa?" il giovane bolognese che vorrà distinguersi per eleganza e modernità risponderà convenientemente "Cioé, le ho dato la molla, mi aveva troppo zagnato (vedi) i maroni!".

Della serie...: incipit per eccellenza che prelude ad una categoria di cui l'evento che viene commentato si ritiene faccia parte. Fondamentale la "s" sibilante e la "e" molto aperta affinché la locuzione sia effettivamente giovane ed efficace.

Essere di un'altra (o di prima, o di primissima): sottointeso "categoria". Locuzione utilizzata per esprimere entusiasmo e felicità per qualcosa. L'oggetto dell'espressione viene immediatamente posto al di sopra di ogni confronto con oggetti simili ma banalmente e tristemente più scadenti. (Locuzione contraria: "essere di ultima").

Fanga: scarpa. Tendenzialmente schivo e scarsamente esibizionista il giovane felsineo apostroferà il suo interlocutore appoggiando un lieve: "Ho comprato delle fanghe in centro che sono di un'altra" .

Fare il proprio numero (non...): locuzione di rimprovero che colpisce la giovane mente bolognese fin dalla più tenera età e che lo accompagna nel corso della sua esistenza; pronunciata ora dall'amico di turno ora dalla dolce consorte la quale, prontamente avvedutasi dell'imminente, ricorrente, fragorosa digestione del compagno nel corso del pranzo di nozze della sorella, lo apostroferà così: "Non farai mica di nuovo il tuo numero?!"

Gaggia: mento di notevoli dimensioni e sproporzionato rispetto al resto del viso. Tra gli esempi più famosi citiamo Celìne Dion e Michael Schumacher.

Gebbo (o geppo): scarso, maldestro, personaggio di scarso spessore. Aggettivo dispregiativo utilizzato per additare persona sfigata di cui si nutre scarsa considerazione. L'espressione può essere rafforzata ulteriormente da specificazioni peggiorative come nei seguenti esempi: "gebbo di ultima", "gebbo da fuoco".

Impalugare: allappare, invischiare. Tipico verbo da usare durante gare di Orzoro, pangrattato a cucchiaiate, senza bere. Il giovane bolognese che tronfio estrarrà dal suo zainetto il mitico "tortino Porretta" o il non meno temibile "buondì classico" (privo dell'effetto lubrificante della marmellata o della copertura di cioccolato) per la merenda si troverà irrimediabilmente impalugato e quindi bisognoso di ettolitri di liquido amalgamante.

Intappo: abbigliamento particolare, look. Utilizzato in modo particolarmente efficace per riferirsi a travestimenti o agghindature finalizzate alla partecipazione a feste a tema (intappo anni '70). L'arrivo di un amico dotato di zampa di elefante e stivaletto in pelle con cerniera laterale verrà convenientemente salutato con un efficacissimo: "Meeerda, che intappo! Sei troppo di un'altra!".

Intortare (da cui il sostantivo "intorto"): circuire, ammansire con discorsi possibilmente lunghi e fastidiosi a fini persuasivi. La pratica dell'intorto è tipicamente attuata dal giovane di tendenza che, sfoggiando camicia "di primissima" ed il dodicesimo calice di frizzantino al dehor del Rosarosae, dà prova di prorompente logorrea alla fanciulla trampolata di turno al fine palese di ottenere favori di natura sessuale.

Lesso: tipo scarsamente sveglio. "Lui lì è un lesso!" esclamerà la sagace fanciulla bolognese additando il giovane di passaggio il quale, la sera precedente, alla visione della suddetta in soli autoreggenti e sandali con tacco vertiginoso, non ha compreso le malcelate intenzioni sessuali della focosa compagna.

Maraglio: aggettivo sostantivato utilizzato per identificare ragazzi/e abbastanza grezzi che si mettono in mostra in modo vistoso e cafone. Il giovane della Bologna bene affermerà "che gran maraglio!" indicando platealmente il possessore della Renault 5 turbo con ruote iperlarghe e adesivi sul genere "Turbo", "Rabbit", "O'neill".

Non c'è pezza: locuzione ermetica che affonda le radici ai tempi di vacche magre in cui le pezze potevano sancire la salvezza di un capo di abbigliamento ormai logoro. Quando "non c'è pezza" significa che non vi modo di recuperare lo strappo e, per traslato, sottolinea l'ineluttabilità di un evento senza che si possa fare niente per evitarlo o per negarlo. "Devo mettermi a dieta, non c'è pezza!" esclamerà, non senza una nota di tristezza, il giovane imbolsito da vagonate di tigelle e crescentine.

Non si affronta: locuzione atta ad indicare situazioni o immagini al limite della gestibilità o comunque sgradevoli a qualunque dei cinque sensi (vedi esempio precedente: "Hai ragione, non ti si affronta!", risponderà l'amico).

Non volerne (più) mezza: essere saturo di una cosa al punto di non volerne nemmeno più sentire parlare. Appare evidente il superiore impatto emozionale della locuzione felsinea al confronto del ben più prolisso ed inefficace corrispondente italiano. Vedi anche "scendere la catena".

Paglia: sigaretta. Tipica l'espressione del galantuomo bolognese il quale, dopo avere sorseggiato il quinto "mohito", si rivolge elegantemente al tavolo accanto al proprio biascicando: "Oh, raga, avete una paglia?".

Panno: coperta (del letto). Viene chiamato a gran voce dal galantuomo bolognese al sopraggiungere dei primi freddi apostrofando così la signora: "Oh, Cesira, tira fuori il panno!".

Pezza: sostantivo derivato dal verbo "impezzare" ossia usare la dialettica per chiudere all'angolo un altro individuo contro la sua volontà, il quale, dopo alcune orette sbotterà "cioé, mi stai tirando una pezza allucinante! cioé, non ti si affronta più: bona lè!". Vedi anche "tomella".

Pilla (o fresca): soldi, denaro. Sostantivo generalmente utilizzato per sottolineare le capacità economiche famigliari che permettono al vitellone di sfilare di fronte al "Calice" sull'ultima spider in compagnia della gnocca di turno "Meeerda, che ferro! Lui lì ha della gran pilla!"

Polleggiarsi: riposarsi, stare calmi. Viene utilizzata spesso la forma imperativa del verbo in tono intimidatorio per raffreddare i bollori del maraglio di turno che spinge per non fare la coda all'ingresso della disco: "Oh, polleggiati subito!"

Riga: basta, finito. La citazione della linea che determina la fine dell'elenco degli addendi nella somma del verduraio, definisce per traslato la fine di ogni attività. Si fa seguire spesso e volentieri a "bona lè" (cfr.)

Rusco: pattume, spazzatura. "Cacciala nel rusco!" si sentirà dire il tapino giunto al passo della Raticosa con mezz'oretta di ritardo rispetto agli altri amici dotati di moto ben più moderne e prestazionali.

Sbarbina: ragazza piccola di età, non oltre i 12/13 anni, usato meno frequentemente anche riferito ai ragazzi. "Quand'ero sbarbino..."

Sborone: esibizionista, personaggio che si fa notare rumorosamente, privo del benché minimo senso di misura, tatto ed eleganza. La diffusione del malcostume nazional-popolare di stampo catodico tipico di questo periodo storico ci offre continui esempi di "sboroni" che spaziano dagli ostentatori di status simbol (auto, moto, abiti griffati, accessoristica elettronica di vario genere) accomunati dalla caratteristica di avere elevati prezzi senza possederne corrispondenti contenuti, ai più classici autocelebratori di prestazioni sportive, sessuali nonché spacciatori di falsissime amicizie altolocate.

Scendere la catena: tipica espressione che comunica il disarmo finale nei confronti di qualsivoglia evento al punto da non "volerne più mezza". Le due espressioni si rafforzano spesso in un confronto sintattico che porta il giovane ingegnere alla settima ora di scritto dell'esame di stato ad affermare: "Bona lè, riga! Mi è scesa la catena: non ne voglio più mezza!". Lo stesso verrà ritrovato poche ore dopo completamente "in cassa" di fronte al pub irlandese...

Sfrombolare: gettare via, lanciare. Verbo che ben descrive gesti plateali e definitivi volti all'eliminazione fisica di qualsiasi oggetto divenuto inutile o comunque sgradito. "Soccia che stereo!" si dirà appena saggiata la potenza sonora dell'ultimissimo ritrovato acustico situato in camera dell'amico "...e che ne hai fatto di quello vecchio?" "L'ho sfrombolato giù dalla finestra!"

Sghetto (andare di): espressione volta all'identificazione di contesti fortunosi che hanno consentito il concretizzarsi di eventi altrimenti improbabili. Tipico l'incipit dello studente universitario nullafacente e vitajolo che, all'ingresso dell'aula dove si tiene l'esame di "scienza delle costruzioni", con la fiata ancora turbata dall'alcool ingerito la notte precedente esclama: "Oh raga, se passo questa mi va fatta di sghetto!"

Spanizzo: persona che si fa notare, che non si tira indietro, che osa in maniera evidente ma comunque degna di ammirazione.
L'immagine, per quanto possa sembrare somigliante ad una prima lettura superficiale, differisce sensibilmente da quella dello "sborone" (cfr.) in quanto non comprende l'accezione negativa caratteristica di quest'ultimo.

Tiro: è l'azione di schiacciare il bottone che apre il portone del palazzo. Quando il gentiluomo bolognese si troverà ai piedi del
condominio dell'amata suonerà il campanello pronunciando la frase: "Ciao, sono io, mi dai il tiro?"

Tomella: si riferisce all'atto di "intomellare" ossia di riversare fiumi di parole sul prossimo cercando di convincerlo delle cose più disparate. "Cioé, mi hai fatto una tomella assurda, mollami subito!" dirà elegantemente il PEx alla pretendente fanciulla affascinata da tanto potere e denaro. Vedi anche "pezza".

Zagnare: rompere, infastidire. Forma verbale tipicamente utilizzata nella più ampia locuzione "Zagnare i maroni" dove l'azione si eleva ad una forma catartica ed universale che colpisce inevitabilmente le parti più intime e sensibili della corporalità maschile, ultimo ed ineluttabile bersaglio delle persone più insopportabili che la vita ci para dinanzi.
MI RACCOMANDO, QUESTA ESTATE TUTTI A STUDIARE LO SLANG....BOLOGNOCCHE ESCLUSE ;-)
UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE AL MIO GURU CHE MI PORGE QUESTE PERLE DI SAGGEZZA!!