martedì 30 settembre 2008

Jean Michel Basquiat 1960-1988


Probabilmente molti di voi non sapranno nemmeno chi sia. Non l'avrei conosciuto neppure io se non fosse che a volte vengo attratta da storie contorte e finchè non le approfondisco non mi sento tranquilla.
E' successo con Basquiat.
E' successo grazie a Corrado Augias. Dopo aver letto il capitolo dedicato a questo eccentrico artista, nel libro "I segreti di New York", ho sentito l'esigenza di trovare il maggior numero di notizie su di lui.
Il mio blog, diario virtuale, serve a questo.
La randagia e fulminea vita di Jean-Michel Basquiat, che non voleva essere un artista nero ma un artista famoso, è marchiata a fuoco in queste parole: «Non so come descrivere il mio lavoro, perché non è mai la stessa cosa. È come chiedere a Miles Davis: “Beh, com’è il suono della tua tromba?». Basquiat, genio maledetto, nato a Brooklyn il 22 dicembre 1960 da madre portoricana e padre haitiano; morto il 12 agosto 1988 nel suo loft in Great Jones Street, a Manhattan, tradito dalla fedele eroina.«Basquiat non era uno normale.Viveva sullo stile paga e prendi. Ma in alcune cose era imbattibile, in centinaia di cose. Nei disegni, nei dipinti e nelle note che lo raccontavano come un test Rorschach. Basquiat viveva i suoi dipinti: ci dormiva sopra, ci camminava sopra, ci mangiava sopra». Jean-Michel è morto da tossico. Come Charlie Parker, il suo eroe jazzista. Prima o poi, anche lui si sarebbe comprato un sassofono. Nell’82 della sua prima personale, Annina Nosei lo fa lavorare nello scantinato della sua galleria d’arte newyorkese. Più quadri possibili, da catena di montaggio, in cambio dell’imperitura gloria. E lui, l’ex SAMO © (contrazione di Same Old Shit, la stessa vecchia merda) che aveva inondato di “tags” i muri di Brooklyn, si inginocchia sulle enormi tele e le riempie di spasmi colorati fra primitivismo afro e Art Brut, scribacchiandovi sopra numeri telefonici, slogans, marchi della pubblicità, epitaffi, parole barrate. Senza stancarsi mai, quasi in trance, mentre il suo ghetto-blaster sputa fuori il jazz che lo fa star bene: Charlie Parker anzitutto, e poi Miles Davis, Dizzy Gillespie, Max Roach, Billie Holliday. Eroi che, scarnificati e con le ghignanti facce ridotte a teschi, compariranno in opere come Plastic Sax e Jazz. Famose quasi quanto la deturpata, caustica Mona Lisa dell’83 sovraimpressa con spregio alla banconota da 1 dollaro.Figlio della piccola borghesia, nel ’68 Basquiat viene investito da un’auto mentre gioca a pallone. Gli asportano la milza. Durante la convalescenza riceve in dono dalla madre il volume Gray’s Anatomy, adottato dagli studenti di medicina. Gli cambierà la vita, influenzando non poco la crudezza anatomica delle sue opere. Alla fine degli Anni ’70 balla sull’orlo dell’abisso della Big Apple delle “celebrities”, che si ritrovano al Mudd Club e allo Studio 54 ascoltando i B-52’s, la New Wave rampante e Madonna (sua relazione-lampo, che nel ’96 lo ha ricordato così: «Aveva le tasche dei suoi completi Armani macchiate di vernice e piene di dollari stropicciati. Possedere soldi lo faceva sentire in colpa»). Entra nel giro, si firma Basquiat dall’alto dei suoi “dreadlocks” dopo aver proclamato sui muri di Soho “SAMO © is dead” (SAMO è morto); conosce i graffitisti Keith Haring e Kenny Scharf, incontra Andy Warhol con cui nell’85 realizzerà 16 affreschi per la mostra Warhol/Basquiat. Nell’83, senza rendersene conto, è un artista di 23 anni all’apice della fama, addentato da squali-galleristi come Gagosian e Bischofberger. Jean-Michel dalle uova d’oro. Che poco prima di andarsene, sibila: «È qui che voglio morire. Voglio che tutti questi palazzi mi crollino addosso in questo punto esatto. Amico, io odio New York. Ti leva l’energia».

domenica 28 settembre 2008

Ciao Paul

C'ero affezionata perchè somigliava a mio padre.
L'ho apprezzato nei vari ruoli che ha interpretato.
L'ho ammirato perchè è riuscito a rimanere sposato con la stessa donna per 50 anni.
Scusate se è poco.
Ciao Paul.

venerdì 26 settembre 2008

Bella canzone.....sapessi lo spagnolo...magari aiuterebbe!

Te puedes vender,
cualquier oferta es buena
si quieres poder..
qué fácil es
abrir tanto la boca para opinar,
y si te piensas echar atrás
tienes muchas huellas que borrar.
déjame,
que yo no tengo la culpa de verte caer,
si yo no tengo la culpa de verte caer.
pierdes la fe,
cualquier esperanza es vana
y no sé qué creer;
pero olvá­dame,
que nadie te ha llamado
ya estás otra vez.
déjame,
que yo no tengo la culpa de verte caer,
si yo no tengo la culpa de verte caer...
entre dos tierras estás
y no dejas aire
que respirar
entre dos tierras estás
y no dejas aire
que respirar
déjalo ya, no seas membrillo y permite pasar,
y si no piensas echar atrás
tienes mucho barro que tragar.
déjame,
que yo no tengo la culpa de verte caer,
si yo no tengo la culpa de verte caer...
entre dos tierras estás
y no dejas aire
que respirar
Entre dos tierras (Heroes del Silencio)
Ecco tesoro, se eviti di imitare il solo e unico RE LUCERTOLA alias JIM MORRISON, possiamo anche andare d'accordo, chiaro?

martedì 23 settembre 2008

Oggi ho proprio bisogno della Cantantessa...


Fortunatamente ho ancora il buon senso di mettermi in discussione
faccio volentieri a meno dei tuoi manuali sull'autostima
fortunatamente da giorni è finita la lenta agonia dei tuoi fiori
sto ancora rimettendo la nostra ultima cena romantica ...
triste annoiata e asciutta
sarei la tua venere storpia
triste annoiata e asciutta
sarei un'inutile preda
vedrai, vedrai
che alla fine uno squallido grazie lo avrai, lo avrai
quel sorriso di circostanza vedrai ...
Fortunatamente ho sempre il difetto di prendermi poco sul serio
e faccio volentieri a meno del tuo sesso pratico e del successo
triste, annoiata e asciutta
sarei la tua venere storpia
sarei un'inutile preda ...
vedrai, vedrai
che alla fine uno squallido grazie lo avrai, lo avrai
quel sorriso di circostanza vedrai ...
vedrai che alla fine uno squallido grazie lo avrai, lo avrai
quel sorriso di circostanza vedrai ...
vedrai
porto ancora addosso il fumo delle tue parole
l'unica cosa che mi hai lasciato ...
triste, annoiata e asciutta
sarei la tua venere storpia

venerdì 19 settembre 2008

Bentornata!

Quanto mi sei mancata honey
Luv U so much

giovedì 18 settembre 2008

The Body - Ieri e Oggi



Elle è stata una delle top-model più pagate negli anni d'oro, gli anni '90.
Gisele può di diritto considerarsi la sua erede attuale, anche se è già da parecchi anni sulla cresta dell'onda.
La cosa che le accomuna è il loro soprannome: The Body. Come dar torto a chi ha coniato questo termine? Sono due creature splendide, due donne meravigliose....e dico donne ma potrei benissimo usare altri termini meno ortodossi per definirle ;)
Ammetto che ci potrà essere qualche ritocchino di photoshop ma la materia prima, diciamocelo, è di prima scelta :D
Bene, a questo punto rimane una sola domanda: da dove inizio a far loro TANTO MALE?
AdoroLE

mercoledì 17 settembre 2008

Prima dell'alba - Richard Linklater

Ieri sera mi sono concessa la prima cioccolata calda della stagione autunno-inverno 2008/2009, visto il repentino calo delle temperature era più che meritata ;)
Che grande invenzione il Ciobar!
Anyway dopo essermela gustata mi sono resa conto che non mi bastava, che avevo bisogno di qualcosa di più forte per allontanare quel senso di stanchezza mista ad apatia tipica del cambio stagione.
Mi sono piazzata davanti al Pc e ci ho messo pochi minuti per trovare quello che cercavo.
Uno dei film che ricordo con più piacere, esempio emblematico di quanto i dialoghi valgano più di mille effetti speciali. Ci si può lasciar sviare dal fatto che la trama è il classico incontro tra due giovani poco più che ventenni che si incrociano su un treno e decidono di trascorrere una notte a Vienna, in attesa della partenza della mattina successiva. Invece è un piccolo gioiello, un film intenso, passionale, malinconico, interamente basato sulla incessante conversazione tra i due, che ne è il fulcro narrativo. Due anime, due visioni diverse della vita e del mondo: più disilluso e pragmatico lui, figlio di genitori divorziati, eterea e passionale lei, una studentessa della Sorbonne anti-conformista. Accomunati però dalla stessa fragilità interiore e dal desiderio di una risposta alle eterne questioni esistenziali, Jesse e Céline visitano e abitano Vienna nel corso di una notte lunga e indimenticabile.Famiglia, morte, amore, sesso e religione sono solo alcuni degli argomenti affrontati dai protagonisti. Io che mi considero una cinefila alle prime armi devo dire grazie a questo film perchè dopo averne letto le recensioni sulle riviste specializzate ho potuto scoprire un altro regista, Eric Rohmer, anch'egli famoso per la splendida logorrea che contraddistingue i suoi film "parlati", di cui ho amato varie pellicole.
"Prima dell'alba" è un film sulla magia e il senso dell'amore, venato di una malinconia che conserva però intatta la romantica speranza nel futuro.
Orso d'argento a Berlino nel 1995. Ho detto tutto.

martedì 9 settembre 2008

Venezia, 30 agosto 2008

Che dire? Festeggiare il matrimonio di una persona cara a Venezia è sensazionale, la cornice è da favola. E' già la seconda volta che mi capita ma l'emozione è sempre lì in agguato.
Ecco cosa vi siete persi ;-)

Io amo quest'uomo

Non ho altro da aggiungere.

domenica 7 settembre 2008

L'amore è la risposta

L’altro giorno mi è capitato un episodio bizzarro, che mi ha fatto riflettere. Stavo guardando gli episodi del mio telefilm culto "Brothers & Sisters" , quando al rientro dalla pausa pubblicitaria ho notato la farfallina gialla che Raidue posiziona vicino al suo logo per segnalare programmi con scene "difficili" che i bambini possono guardare solo in presenza dei genitori.
Ebbene mi sono ritrovata a chiedermi: perché B&S è etichettato come "giallo"?
E subito la risposta è stata lampante.
Per via della relazione gay trattata all’interno del telefilm.
Pensare che io li seguo assieme a mia nipote di 10 anni e mai si è turbata di fronte ad uno dei numerosi baci che il protagonista scambia con i suoi partners. Allora scatta la mia intolleranza di fronte al comportamento della TV, intesa come dirigenti e compagnia bella, impegnati in prima linea a creare tabù, pregiudizi. Non voglio che mia nipote cresca con la prevenuta convinzione che gli omosessuali sono degli appestati da cui tenersi alla larga. Mi ha colpito un giorno sentirla pronunciare questa domanda: MA ZIA, LESBICA è UNA PAROLACCIA? Non so se ci riuscirò ma da parte mia mi impegnerò ad insegnarle che ogni essere umano va rispettato, anche se non ne condividiamo le scelte e soprattutto voglio che quando si troverà di fronte a due ragazzi o due ragazze che si tengono per mano e si baciano per la strada il suo unico pensiero sia: IO VEDO DUE PERSONE CHE SI AMANO.

venerdì 5 settembre 2008

Neneh Cherry - Buffalo Stance



Forse i più se la ricorderanno, non è passato molto tempo dal suo duetto con Youssou N 'Dour in "Seven seconds" ma io la preferisco agli esordi perchè era così carina, con l'aria imbronciata, i suoi riccioli neri e una mise che giusto all'epoca era considerata "trendy & fashion" ;-)
In particolare questo brano, che associo ad un periodo spensierato della mia adolescenza.

Who's that gigolo on the street
With his hands in his pockets and his crocodile feet
Hanging off the curb, looking all disturbed
At the boys from home.
They all came running
They were making noise, manhandling toys
That's the girls on the block with the nasty curls
Wearing padded bras sucking beers through straws
Dropping down their drawers, where did you get yours?
Gigolo, Huh, sukka?
Gigolo.
Gigolo, Huh, sukka?
Who's looking good today?
Who's looking good in every way?
No style rookie
You better watch don't mess with me
No moneyman can win my love
It's sweetness that
I'm thinking of.
We always hang in a Buffalo Stance
We do the dive every time we dance
I'll give you love baby not romance
I'll make a move nothing left to chance
So don't you get fresh with me
Get funky.
Yeah Timmy.
Tell it like it is.
Check out this DJ.
So you say you wanted money but you know it's never funny
When your shoes worn through and there's a rumble in your tummy
But you had to have style get a gold tooth smile
Put a girl on the corner so you can make a pile
Committed a crime and went inside
It was coming your way but you had to survive
When you lost your babe, you lost the race
Now you're looking at me to take her place.
Smokin.' Not cokin.' Get funky sax.
Looking good, hanging with the wild bunch.
Looking good in a Buffalo Stance.
Looking good when it comes to the crunch
Looking good's a state of mind
State of mind don't look behind you
State of mind or you'll be dead
State of mind may I remind you
Bomb the Bass...rock this place!
What is he like?
What's he like anway?
Yo' man what do you expect the guy's a gigolo man
You know I mean?
Wind on my face, sound in my ears
Water from my eyes, and you on my mind
As I sink, diving down deep...deeper into your soul.

mercoledì 3 settembre 2008

Agire?

Questo non era il post che avrei voluto scrivere a pochi giorni dal rientro dalle ferie, a dirla tutta speravo di non doverne scrivere più di post così o almeno mi auguravo di non sentirne così presto l’esigenza.
Nei giorni scorsi mi è stato fatto notare che “usare uno strumento assurdo come il web per COMUNICARE con le persone E' IMPOSSIBILE” e qui la prima domanda: perché? La mia personale esperienza mi porta a dire che è possibile come lo è con qualsiasi altro mezzo a nostra disposizione. Certo ammetto che la comunicazione virtuale è meno diretta perché manca il faccia a faccia però non è meno sincera, almeno io la vedo così, sono sempre e comunque me stessa anche nei commenti più cialtroni che lascio in giro ;-)
Posso affermare con onestà che non ho mai “mentito” in internet, ho sempre scritto quello che pensavo e pensato quello che ho scritto perché sentivo di doverlo fare e non per addolcire o al contrario inimicarmi qualcuno. La polemica e la provocazione non rientrano nella mia natura e pensare che più volte sono stata accusata proprio di essere polemica e di creare zizzania. Ecco che allora entra in gioco il fraintendimento, un gesto o una parola vengono mal interpretati ma questo succede se non si corre ai ripari subito. Sono profondamente convinta che basta spiegarsi e tutto si risolve invece di avere l’arroganza di essere nel giusto e lasciare all’interlocutore l’onere di interpretare il nostro comportamento.
Fortunatamente alcuni di voi li conosco personalmente o comunque al di fuori di questo blog e possono, a loro discrezione, attestare la veridicità delle mie affermazioni. Non ricordo di aver avuto grossi problemi (non ancora almeno!), anzi a dire il vero con qualcuno si …(a buon intenditore) ma applicando la teoria sopra proposta (oddio sembro Einstein….) è stato sufficiente parlarne e tutto è tornato come prima, mi azzardo a dire anche meglio di prima :)
Altra osservazione che mi è stata fatta è che “mi scervello troppo e lascio ai miei 1000 pensieri troppo spazio per incasinarmi la vita e mi concentro troppo su quello che pensano/dicono gli altri di me” e questa ragazzi dovete aiutarmi voi a decifrarla perché sinceramente io non ci vedo nulla di strano nel volersi far accettare dalle persone che ci stanno attorno, con cui dobbiamo volenti o nolenti convivere. Sono d’accordo sul fatto di non lasciarsi influenzare dalle opinioni altrui e non stravolgersi per piacere a tutti i costi, ma questo io non l’ho mai fatto e mai lo farò. Dico solo che siccome non viviamo in un convento e la comunicazione col prossimo e i rapporti interpersonali sono necessari per il quieto vivere mi spiegate che c’è di male nel voler essere accettati dalle persone che incontriamo durante la nostra esistenza? Mica aspiro a diventare un’eremita, già sono amish ;-)
Agire invece di rimanere a rimuginare su quello che non va è il consiglio che mi è stato dato, come se io fossi immobilizzata :)
Mi è stato detto che se George Clooney mi volesse incontrare per chiedermi di sposarlo io:
1) mi rifiuterei di incontrarlo
2) lo manderei a vaffanculo
3) gli direi che sono già impegnata
Niente di più falso, io lo incontrerei, eccome! Non mi ritengo assolutamente una che aspetta seduta che gli eventi capitino, solo che a volte mi ritrovo disillusa e avvilita per come vanno le cose.
Creare questo blog io lo interpreto come AGIRE.
Abbandonare vecchie amicizie per nuove conoscenze io lo interpreto come AGIRE.
Frequentare posti nuovi per cambiare aria io lo interpreto come AGIRE.
Per tutto il resto c’è Mastercard. Lo so, non c’entra niente però mi è venuto spontaneo e non ho saputo resistere, a dimostrazione di ciò che scrivevo prima ed anche perché volevo sdrammatizzare con una battuta la piega seriosa che aveva preso questo post :D
Non crediate che io cerchi la vostra approvazione a tutti i costi, era solo il mio bisogno di mettere nero su bianco quello che mi passava per la testa :)