domenica 13 settembre 2009

Il punto della situazione

Se c’è una cosa che mi irrita profondamente è lasciare le questioni pendenti, senza una vera e propria soluzione. Per come sono fatta io caratterialmente quando mi si presenta davanti un problema ho sempre bisogno di capire, elaborare, sviscerare, metabolizzare e scrivere la parola FINE in modo definitivo. A tutt’oggi non sono ancora arrivata a questa fase nella vicenda che vado a raccontare. Frequentando i vari blog è consuetudine lasciare commenti nei post per dire la propria opinione, per esprimere il proprio apprezzamento o semplicemente per un saluto a persone che ormai consideriamo al pari di amici. Da qualche tempo ho notato che uno dei primi blogger che ho iniziato a seguire ed ammirare mi sta evitando ed ignorando deliberatamente. Ora, io in piena coscienza sono sicurissima di non aver offeso consapevolmente nessuno ma può succedere che il tono di un commento venga frainteso visto che il confronto avviene con il filtro dello schermo del PC e non faccia a faccia dove un sorriso può cambiare totalmente il significato di una battuta. A questo punto la mia reazione istintiva è stata quella di chiedere spiegazioni via mail e sul suo blog riguardo alle cause di questo a mio avviso inspiegabile atteggiamento di indifferenza. Ebbene non ho mai ricevuto risposta da parte sua. Mi chiedo: è da considerarsi così di cattivo gusto fornire spiegazioni soprattutto quando vengono più volte sollecitate al solo scopo di chiarirsi? Dare e richiedere spiegazioni non presuppone che vi sia ammissione di colpa ma deve considerarsi unicamente un gesto di reciproco rispetto. Il lato più paradossale della vicenda è che il tratto distintivo che ha da sempre caratterizzato il suddetto blogger era quello di considerarsi un luogo dove confrontarsi e scambiarsi opinioni in piena libertà senza censure e pregiudizi, convinzione che perde ogni veridicità alla luce del suo attuale atteggiamento. Mai mi sarei aspettata un comportamento simile da parte sua anche in virtù del fatto che a suo dire non esistono differenze tra conoscenze reali e virtuali, quando questo episodio è un esempio lampante di quanto si possano fraintendere due persone quando la conoscenza diretta viene a mancare.
I pochi amici a cui ho confidato l’accaduto avranno già capito di chi si tratta.
Tutti gli altri sappiano che mi sto riferendo a TENDALLEGRA.
Siete rimasti di stucco? Credetemi, è stata la mia stessa reazione.

5 commenti:

Marcel Duchamp ha detto...

Non era quella che in un commento ad un post di Taglia parlava dell'importanza di sforzarsi di scrivere anche quando non se ne ha voglia perché è importante comunicare con gli altri?

Licoreo ha detto...

l'unica cosa intelligente che si può dire è:
You spin me right round, baby
right round like a record, baby
Right round round round
You spin me right round, baby
Right round like a record, baby
Right round round round

Anonimo ha detto...

Mmm... Vediamo... Veramente Tendallegra non diceva di sforzarsi di scrivere anche quando non se ne ha voglia perché è importante comunicare con gli altri, diceva è importante farlo per auto-terapia e quindi per spronare se stessi...

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Relativamente all'episodio citato, ricordo bene accadde nel mio vecchio blog, cancellato nel mio eterno peregrinare per la Rete. Ricordo ero particolarmente giù e ricordo pubblicai una foto con le chiappette all'aria. Del tuo commento ricordo solo il "pirla" che dicesti a me e Tenda.
Beh, se è la chiarezza che vuoi penso di avertela data da subito, ma nel dubbio posso ribadire benissimo i concetti: non ho mai confuso il reale col virtuale e mai lo farò, quindi per me le parole "persone che ormai consideriamo al pari di amici" suonano prive di senso: non eravamo amici, nè fratelli, nè altro. Forse cerchi in Rete quello che dovresti cercare nella vita reale? Io stesso potrei essere maschio, femmina, ventenne come ottantenne e mentire dal primo minuto all'ultimo... Quindi...

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Per inciso, non ci sarà una parola in più da parte mia al riguardo.

Scarlett ha detto...

@Rana: vorrei precisare che il mio era un riferimento ad un altro episodio, non a quello che successe nel tuo blog :)
detto ciò, apprezzo molto il tuo intervento, lo dico sul serio, non ti sto prendendo in giro, almeno tu hai avuto la disponibilità di passare di qua e dire come la pensi, cosa che non si può purtroppo dire della persona citata. Non mi stancherò mai di ripetere che da parte mia non c'è mai stata l'intenzione di ferire e offendere nessuno e se l'ho fatto involontariamente, successivamente ho sempre cercato il chiarimento.
Spero vivamente che finisca tutto qui perchè mi sta sfibrando dovermi sempre difendere da accuse infondate ;)

Marcel Duchamp ha detto...

@Rana: spronare se stessi per fare auto-terapia... che tipo di auto-terapia? Per comunicare, no? Sennò a che pro scrivere su un blog pubblico? Si spronasse ad andare a fare jogging o ad andare a teatro piuttosto? :P

In ogni caso... non prenderla a male, ma non posso fare a meno di notare una contraddizione in quel che dici. Accusi Scarlett di aver confuso reale e virtuale e di aver considerato "amici" persone che potrebbero aver mentito dal primo all'ultimo minuto quando tu te la sei presa per un "pirla" (detto scherzando tra l'altro perché si capiva benissimo) da una persona "virtuale" e non "reale" di cui te ne sarebbe dovuto fregare poco e nulla secondo il tuo ragionamento. :| Senza offesa Rana... ma ho notato questa contraddizione e mi pareva giusto farla notare. :) Peace and Love, my dear.