E anche stavolta il mio sesto senso ha fatto centro. Avete presente quella vocina dentro di voi che vi dice in anticipo quello che vi accadrà e puntualmente la vostra "premonizione" si avvera? E’ quello che mi è successo quando ho deciso su due piedi di andare al cinema a vedere "Mangia, prega, ama". SENTIVO, prima ancora di aver visto il trailer e di aver letto i commenti più disparati, che questa pellicola mi avrebbe entusiasmato. Non saprei definirlo in modo chiaro, è una sensazione a livello epidermico, se così si può dire ;) Ovviamente parte del merito va anche alla compagnia :)
Fondamentalmente il messaggio principale che si può trarre dal film è la consapevolezza che tutto ciò che ci accade dipende da noi, dal nostro "agire". Sempre.
Alcuni dialoghi meritano da soli la visione del film, per la loro capacità di suscitare l’approvazione insindacabile del pubblico: ricordo in particolare, nella prima parte girata in Italia, Julia Roberts, mentre si gusta la sua pizza, ammette candidamente che lei intende godersi il cibo senza sensi di colpa riguardo alle calorie ingerite, chiarendo che non intende di certo diventare obesa ma neanche privarsi di un bel piatto di pasta solo perché potrebbe "ingrassare"...Non sia mai! Brava Julia, condivido in pieno! Il concetto di famiglia riunita intorno ad una tavola apparecchiata con ogni leccornia meriterebbe un monumento, a mio parere :)
Nella seconda parte, girata in India, i dialoghi toccano corde molto intime, concetti per me scontati, ma non per tutti così ovvi, come ho potuto constatare dai commenti letti in giro. Dico solo una cosa riguardo a quelli negativi: li trovo di un penoso che mi procura perfino un sottile dispiacere, è evidente come il loro cuore e la loro mente siano chiusi a questo genere di film. Fare spazio fra i pensieri della propria mente per far entrare l’Universo è un concetto un po’ complesso, non è semplice da metabolizzare, lo riconosco. Se poi uno ci mette pure la paura che oltre all’Universo possa entrare pure Valerio Scanu, capisco la perplessità che desta la faccenda :D
A Bali, la terza tappa del viaggio di Liz/Julia, c’è spazio per una delle massime che prediligo: a volte perdere l’equilibrio fa parte dell’equilibrio stesso della vita. Tradotto: non si può pretendere di controllare sempre tutto e tutti, chi lo crede possibile finisce per svilirsi e vivere amareggiato tutta la vita, pieno di rimorsi e rimpianti. Parola di sciamano.
Liz comincia ad assaporare di nuovo la vita quando riesce a liberarsi dei limiti che lei stessa si era posta.
Detto questo, concludo dicendo che la fotografia è molto suggestiva, Luca Argentero ne ha fatta di strada dal GF e Javier Bardem comincia ad avere un suo perché anche per la sottoscritta :D
Chissà se il mio istinto mi tradirà per il prossimo film che intendo andare a vedere? Aiutino: era in concorso all'ultima Mostra del Cinema di Venezia....
1 commento:
Evviva il cinema! Evviva i bei film :D
Io i nuovi attori non li conosco proprio, mi dici Bardem e non so che faccia abbia T.T
Posta un commento