"Riuscire ad alzarsi la mattina è già una vittoria."
La stima e l'ammirazione che provo per quest'uomo è incommensurabile.
Grande Alex Zanardi!
"Riuscire ad alzarsi la mattina è già una vittoria."
La stima e l'ammirazione che provo per quest'uomo è incommensurabile.
Grande Alex Zanardi!
Già dall'inizio questo film si presentava bene ("this is not a love story, this is a story of a love"-questa non è una storia d'amore ma è la storia di un amore) e devo dire che non ha deluso le mie aspettative.
In breve ecco la trama: Tom, con una laurea da architetto, lavora presso un editore di biglietti augurali per il quale deve inventare formule che vadano bene dal compleanno alla partecipazione a un lutto. Un giorno viene assunta come segretaria del suo capo Summer, la quale ha come filosofia di vita la regola di non volere un rapporto duraturo. Tom se ne innamora timidamente e lei lo contraccambia. Il film ci racconta, in un continuo andirivieni, i giorni della loro storia a due.Il romantico è lui, quello che sogna il matrimonio è sempre lui, quello che soffre di più è ancora lui. Intendiamoci: Summer non è affatto una cinica distruggiuomini. È semmai una giovane donna dei nostri giorni, di quelle che piacciono a me, decisa, autonoma, potrei definirla "con le palle" anche se lo trovo un modo di dire troppo scontato e alquanto maschilista per i miei gusti :D
Ho letto i commenti più svariati riguardo a questa pellicola, stranamente -ma neanche tanto ;)- i più pungenti sono quelli del pubblico maschile: c'è chi sostiene che Summer si sia creata delle barriere difensive che dovrebbero proteggerla dal dolore, chi afferma che la protagonista è una donna ma il pensiero è chiaramente maschile, chi la definisce una stronza insensibile, ecc. Io credo che sia tutto in ugual misura vero ma sostanzialmente Summer è se stessa e forse proprio per questo motivo il pubblico maschile fa fatica a capirla ed apprezzarla, non riesce ad inquadrarla dentro gli stereotipi tipici della ragazza e questo li destabilizza. A voi è mai capitato di comportarvi allo stesso modo di un uomo pur essendo una donna? Di reagire a ciò che vi succede nella stessa maniera in cui lo farebbe un uomo? E' un esperimento che consiglio a tutte, non fosse altro che per godervi la loro reazione ;)
L'unica pecca del film è la pessima traduzione dall'originale, a partire dal titolo (500 Days of Summer era più esplicativo dell'anonimo 500 Giorni insieme), i nomi dei protagonisti, le battute che in italiano non hanno lo stesso effetto, insomma fa perdere molto all'intera pellicola :)
La colonna sonora invece è eccezionale, c'è pure Carla Bruni :D
Non c'è che dire, uno dei migliori film degli ultimi tempi ;) Meritano una menzione speciale alcune scene: la spensieratezza dei due all'Ikea mentre fantasticano sui mobili della loro futura casa, Summer che con la scusa di volere un tatuaggio offre il suo braccio a Tom affinchè lui possa farle un disegno di come vorrebbe un determinato angolo della città, le sedute di psicologia tra Tom e i suoi amici nonchè sua sorella minore, una vera perla ;)
Potrebbe sembrare di saltare di palo in frasca accomunando nello stesso post due pellicole apparentemente così diverse tra loro, invece il nesso c'è eccome, mi riferisco alla protagonista femminile di "Tra le nuvole".
Innanzitutto una donna con la D maiuscola (si, sembro Carmen Consoli, lo so :P), affascinante, sicura di sè, per dirla con parole sue usando un scambio di battute tra lei e George Clooney "immagina che io sia te ma con la vagina". E' stata fantastica durante tutto il film, mi ha spiazzato nel finale, devo essere sincera, ma alla fine quello che conta è che ci sia il lieto fine, tutt'altro che convenzionale ma pur sempre un lieto fine. A dire il vero mi sono ritrovata ad immedesimarmi più nei panni di George che nei suoi, le sue aspettative, le sue speranze, i suoi dubbi, le sue convinzioni. Un film che ti costringe a fare i conti con te stesso, nel bene o nel male. Spassoso il vademecum di consigli che George dà alla sua inesperta collega riguardo alle categorie di persone da evitare quando sono in coda al momento dei controlli in aeroporto :D
Due pellicole che mi hanno appassionato, divertito, fatto riflettere, come ogni buon film dovrebbe saper fare.
Premesso che ho profonda stima per un uomo come Monicelli, capace di dire la sua per quanto impopolare possa essere, in un Paese dove vige la regola di democristiana memoria di "un colpo al cerchio e uno alla botte" per non scontentare nessuno, mi chiedo se prima di rilasciare questa intervista si sia posto una semplice domanda: è proprio sicuro che il Paese Italia non voglia essere governato da un dittatore o Re Sole o qualunque altro appellativo si voglia dare all'attuale governo? Non è forse indispensabile che qualcuno dall'alto amministri la cosa pubblica? Preferirebbe l'anarchia più totale? Capisco il suo comprensibile fervore visto che lui li ha vissuti sulla sua pelle quegli anni ma la sua proposta di rivoluzione come unica soluzione alla situazione attuale ha lo scopo di suscitare indignazione? Quale reazione si aspetta dal popolo italiano, in virtù del fatto che lui stesso lo definisce senza speranza? Davvero crede che si farà una rivoluzione, qui, ora, nel paese dei piccoli Berlusconi? Forse gli sfugge il piccolo particolare che l'Italia ha votato e confermato il signor Berlusconi e non perché non ci fosse alternativa (per quanto la Sinistra abbia la consistenza di un ectoplasma ormai) ma perché si riconosce in lui e in tutte le sue magagne. Che lo si voglia ammettere oppure no ci rappresenta. Lo perdoniamo sempre non perché "vorremo" essere come lui ma perché "siamo" come lui.
Personalmente ho voluto interpretare l'intervista come uno sfogo sacrosanto a cui tutti hanno diritto. Mi ha colpito, devo ammetterlo, ma nulla più. Più che altro ho avuto l'impressione che usasse consapevolmente degli argomenti demagogici per convincere gli indecisi, paradossalmente le stesse accuse che fa all'attuale governo. Ma forse mi sbaglio eh ;)