Sei un bel ragazzo irlandese, nato nella miseria. Tuo padre, in miniera, ha perso le gambe e trovato la fede e tu passi la vita a chiederti se ci abbia davvero guadagnato, nel cambio. Diventi un tennista di talento, sfiori le teste di serie mondiali, ma non hai la grinta per resistere a quei livelli. Finisci a Londra, a svagare da istruttore ricchi ragazzotti vacui. Affascini uno di loro, un simil Lapo Elkann.
Che ti introduce in famiglia. Sua sorella bruttina perde la testa per te. Il papà magnate e la mamma ebete ti osservano ammirati. Li affascina da morire il tuo essere nato nel fango ed essere riuscito ad alzare la testa. Sei un animale esotico, per loro. Vogliono investire su di te, trasformarti in principe ereditario. E' il tuo match point. Il tennis è l'unico sport punteggiato da una miriade di momenti incandescenti, in ogni match. La pallina, ribattuta da fondo campo, rasenta la rete. Dentro o fuori, questione di millimetri. Ci vuole talento, lucidità, una tecnica affinata. E un decisivo guizzo di fortuna. Ma tu stai recitando bene la tua parte, non puoi fallire.
O almeno lo credi, fin quando non entra in scena una della tua "razza", fidanzata del simil Lapo. Fragile, sensuale, nata povera. Ti somiglia troppo ed è troppo diversa dalla famiglia di manichini che sta per fagocitarti. Il match point è in sospeso, la pallina rimbalza beffarda sulla rete, senza decidere da che parte cadere. Opti per un gesto estremo, da ateo che bestemmia forte, perchè, sotto sotto, credi di poter svegliare Dio dalla sua apatica indifferenza alle vicende umane.
Morale della storia: anche se sbagli non è detto che paghi, anzi riesci a farla franca se Dio vuole.
Che ti introduce in famiglia. Sua sorella bruttina perde la testa per te. Il papà magnate e la mamma ebete ti osservano ammirati. Li affascina da morire il tuo essere nato nel fango ed essere riuscito ad alzare la testa. Sei un animale esotico, per loro. Vogliono investire su di te, trasformarti in principe ereditario. E' il tuo match point. Il tennis è l'unico sport punteggiato da una miriade di momenti incandescenti, in ogni match. La pallina, ribattuta da fondo campo, rasenta la rete. Dentro o fuori, questione di millimetri. Ci vuole talento, lucidità, una tecnica affinata. E un decisivo guizzo di fortuna. Ma tu stai recitando bene la tua parte, non puoi fallire.
O almeno lo credi, fin quando non entra in scena una della tua "razza", fidanzata del simil Lapo. Fragile, sensuale, nata povera. Ti somiglia troppo ed è troppo diversa dalla famiglia di manichini che sta per fagocitarti. Il match point è in sospeso, la pallina rimbalza beffarda sulla rete, senza decidere da che parte cadere. Opti per un gesto estremo, da ateo che bestemmia forte, perchè, sotto sotto, credi di poter svegliare Dio dalla sua apatica indifferenza alle vicende umane.
Morale della storia: anche se sbagli non è detto che paghi, anzi riesci a farla franca se Dio vuole.